Ogni domenica mattina. Insieme al caffè.
È qui che mi piace pensare di invitarti. Per farti conoscere una parte di me - ma spero anche di te stessa - attraverso un filo di Arianna costituito da luoghi della Rete che, di giorno in giorno, mi danno la possibilità di fermarmi e riflettere.
Sarei felice se poi, senza fretta alcuna, potessimo avviare un dialogo su quello che abbiamo scoperto entrambe. Puoi scrivere il tuo commento a questa ‘lettera’ ed io ti risponderò, stanne certa.
Le Parole in Volo del 19 Febbraio 2023.
https://www.ted.com/talks/susan_cain_the_power_of_introverts/transcript?language=it. Inizio ‘con il botto’. Nel giorno del mio compleanno (eh sì, oggi volevo festeggiare insieme a te…), nel giorno in cui ho imparato a celebrare chi sono e ciò che fa di me quella che sono, ti propongo il TED talk (tradotto in italiano) dell’autrice Susan Cain, della quale ti consiglio anche di leggere “Quiet - Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare”.
https://www.ilpost.it/2021/01/24/storia-neve-dipinta/. Lo so che ormai l’inverno è praticamente finito e una parte di me gioisce nel vedere i primi boccioli e lo sbucare dei bulbi dalla terra… però la neve… quanto mi manca…
https://lucysullacultura.com/le-parole-come-macchie/. Un racconto breve della scrittrice Annie Ernaux (premio Nobel per la Letteratura 2022). Talvolta le parole si nascondono…
https://www.ilpost.it/2021/09/04/longitudine-naufragio-association/. Ovvero della scoperta della longitudine. Quando la geografia si fa avventura (cioè sempre!)
https://www.internazionale.it/magazine/giovanni-de-mauro/2023/02/09/artificiale. In questi ultimi mesi si parla molto delle varie forme di AI che rischiano di cambiare per sempre il nostro rapporto con l’arte e il concetto di ‘autore’. Ma tutto questo - ci ricorda Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale - è ‘storia vecchia’…
https://rossellavenezia.com/2022/02/i-libri-bellissimi-del-weekend-una-nuova-rubrica.html. Primo: amo Rossella Venezia, quello che scrive, quello che cucina, quello che fotografa. Secondo: un libro di cucina è per me, innanzitutto, un libro e poi è di cucina! Lo leggo (quelli belli, li divoro!) indipendentemente dal mettermi ai fornelli. Rossella è una risorsa incredibile… (non la conosci? è @vanigliacooking, su Instagram)
https://nuovoeutile.it/meraviglia-science-of-awe/. Del concetto, della parola ‘meraviglia’ ho scritto molte volte, poiché la considero una sorta di guida per la mia vita, il mio lavoro e le mie scelte.
https://www.archeostorie.it/biografie-degli-oggetti-cilindro-di-ciro/. Quando la storia passa anche dalle cose.
https://www.ilpost.it/2023/02/07/social-media-stormi/. Ti sei mai chiesta se il tuo vagare con lo smartphone risponda ad un qualche tipo di regola?
https://directorsblog.nih.gov/2018/06/21/brain-in-motion/. Le pulsazioni del cuore arrivano anche al cervello (un video pazzesco!)
Ma Parole in Volo non finisce qui…
La seconda parte di questo primo numero di parole in volo racconta di una collaborazione con un’amica - con la quale ho finora scambiato solo telefonate e lunghi vocali - che stimo molto. Marzia Allietta è un’artista; la sua arte, la fotografia (se vuoi conoscerla più da vicino, la trovi qui e anche su Instagram, con il profilo @marzialli).
Il mondo che Marzia cattura con il suo obiettivo è solare come lei. Le sue ‘parole di luce’ dicono di un futuro nel quale si può avere fiducia e del suo sguardo, che sa ammirare e valorizzare.
Marzia ed io, da molti mesi ormai, stavamo coccolando un progetto in comune. Ed è quello che ti presentiamo qui.
Etymologies sarà una estemporanea rubrica (soggetta alla volubilità mia e di Marzia) nella quale ti presenteremo ogni volta due oggetti: una parola che non esiste (e che ho ‘inventato’) ed un’immagine (una fotografia scattata da Marzia), che fu soltanto nel momento in cui venne catturata, e che potrebbe descrivere ‘quella’ parola.
Etymologies è uno scherzo del pensiero che si fa azione, ma è anche il gioco più serio al quale potremmo sottoporre la nostra capacità di immaginare. Perché il proprio di ogni linguaggio è di rimandare ad altro, a qualcosa al quale potersi appigliare nella realtà. Eppure… a volte le parole non bastano. O forse bisognerebbe dire che non bastano le parole di cui disponiamo. E allora non riusciamo a trovare quella sfumatura che cercavamo, quel colore di cui avevamo tanto bisogno.
L’arte si prende carico di questa mancanza. E la colma.
Portando ad essere ciò che non è mai esistito e confinando nel presente ciò che potrebbe non essere mai.
1] AGATOPISMO
(da ἀγαθόν - agaton - il bene/ πίστις - pistis - la fede)
s.m. La profonda convinzione che la vita e gli eventi si muovano verso ciò che è 'buono per sé', che abbiano cioè un significato. Tale fiducia - che implica una forte dedizione alla fatica nel raggiungere la consapevolezza del senso - si distingue dall’ottimismo poiché non esprime un giudizio di qualità riguardo a che cosa sia tale ‘bene’: ciò che possiede significato non è necessariamente qualcosa di gradevole né di sopportabile. Un individuo agatopista, perciò, accetterà gli eventi della sua vita e agirà all’interno di essi sorretto dalla certezza che, lungo tale percorso, egli scoprirà il senso della propria esistenza.
La fotografia che Marzia ha scattato e scelto è questa:
Mi auguro che queste ‘parole (e immagini) in volo’ possano accompagnarti in questa domenica e in tutta la prossima settimana…
Un abbraccio,
Simona